CHE TIPO DI MAL DI TESTA HAI?

Testa pesante, che pulsa? Dolori intensi che arrivano a provocare vomito, insofferenza alla luce? Dolori da un solo lato della testa?

Esistono centinaia di forme di mal di testa e solo il 5% della popolazione non ne ha mai sofferto. Ma chi ne soffre spesso è così debilitato da compromettere la qualità della vita. Possiamo, dunque, distinguerli in due categorie principali.

  • Le cefalee primarie
  • le cefalee secondarie 

Le prime, sono quelle più frequenti e si chiamano primarie perché non sono dipendenti da altre malattie. Le cefalee secondarie, invece, derivano da altre patologie (come quelle post- traumatiche o quelle derivanti da malattie metaboliche, ipertensione, da neuropatie dolorose craniche, come la nevralgia del trigemino e la sindrome della bocca urente ecc..).

LE CEFALEE PRIMARIE

Ci sono sostanzialmente quattro tipi di cefalee primarie.

  • l’emicrania
  • la cefalea di tipo tensivo
  • la cefalea a grappolo
  • cefalea da tosse, da attività fisica, da attività sessuale, da freddo, da farmaci, ipnica (ovvero notturna)

In questo articolo vedremo principalmente quelle cefalee riscontrabili maggiormente nella realtà in cui viviamo cercando di conoscerne le cause, i sintomi principali e le possibili risoluzioni attraverso la fisioterapia e l’osteopatia.

L’EMICRANIA

L’emicrania è un disturbo ricorrente la cui durata cade di norma nell’intervallo fra le 4 e le 72 ore; è più diffuso nel sesso femminile. L’emicrania può essere con aura (la più rara, con disturbi visivi e uditivi) e senza aura, la più comune. I sintomi sono:

  • dolore di norma pulsante su un unico lato, che peggiora con la normale attività fisica associata alle attività  quotidiane
  • nausea
  • vomito
  • Disturbi vegetativi : fastidio soprattutto per la luce (foto e fonofobia)

Possono esser fattori scatenanti :

  • determinate condizioni ambientali come vento, freddo, altitudine, fumo ecc..
  • oppure può essere scatenata da intolleranze alimentari o da bevande come il caffè
  • o spesso da fattori emotivi come ansia, depressione e stress o un rilassamento dopo un periodo prolungato di tensione.
  • O ancora, da fattori ormonali.

LA CEFALEA TENSIVA
Rispetto all’emicrania, questa è una cefalea più blanda ma anche quella più comune. Mentre l’emicrania è una cefalea che pulsa, la cefalea di tipo tensivo ha come caratteristiche:

  • dolore alla base cranica, a livello occipitale e temporale fino ad irradiarsi agli occhi.
  • intensità lieve o moderata. Chi ha una cefalea tensiva può lavorare regolarmente e spesso non prende analgesici.
  • non è peggiorata da attività fisica di routine (salire le scale, camminare..)
  • L’attività Fisica non peggiora i sintomi

Le cause possono essere riconducibili

  • allo stress, il vero male della società contemporanea.
  • I ritmi di vita (e soprattutto di lavoro)
  • Ansia e depressione: molto spesso le persone ansiose tendono a focalizzare i loro pensieri su un singolo problema.
  • Serrare la mandibola: il continuo serrare convulsivo della mandibola può, alla lunga, causare questa problematica.  Inutile aggiungere che chi serra la mandibola con forza è di solito una persona ansiosa o stressata (o Entrambe).
  • Posizione scorretta durante lo studio o il lavoro: le persone che trascorrono molte ore sedute alla scrivania od al piano di lavoro possono avvertire dei forti mal di testa.

Può essere episodica o cronica a seconda della ripetività con la quale insorge.

LA CEFALEA A GRAPPOLO

È una forma di mal di testa che colpisce prevalentemente il sesso maschile e si presenta sia in forma episodica che cronica: il nome deriva dall’osservazione che gli attacchi si presentano in periodi attivi (grappoli) alternati a periodi privi di mal di testa. Sulla base di questi periodi si distingue la cefalea a grappolo episodica e quella cronica. É caratterizzata da :

  • Il dolore é strettamente unilaterale, orbitario, sovraorbitario, temporale, o in varie combinazioni di tali sedi (con possibile irradiazione verso il volto)

Non esiste alcuna cura per la cefalea a grappolo, lo scopo della terapia è quello di cercare di diminuire la gravità del dolore e la durata dei grappoli di mal di testa. Il dolore provocato dalla cefalea a grappolo si manifesta all’improvviso e può scomparire in brevissimo tempo. In casi importanti, invece, il medico deciderà la terapia farmacologica più idonea (come ad esempio i triptani ecc…)

Una cefalea secondaria,invece, molto comune può essere identificata in quella TRIGEMINA:

LA CEFALEA TRIGEMINA

La nevralgia trigeminale è un disturbo unilaterale caratterizzato da dolori di breve durata, a tipo scossa elettrica; il dolore è tipicamente limitato al territorio di distribuzione di una o più branche trigeminali (il nervo trigemino ha 3 parti, dette branche, che innervano diverse zone del volto e della metà anteriore della testa)

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I sintomi si possono distinguere in questo modo:

  • è improvvisa
  • è di breve durata (dura pochi secondi)
  • è tipo “scossa elettrica”
  • ha una localizzazione ben circoscritta, riferibile al territorio di un nervo sensitivo (o di una sua branca)
    presenta zone trigger (o zone grilletto) che se toccate fanno partire gli attacchi

Anche In questo caso bisogna rivolgersi ad un medico che scelga la terapia corretta.

COME INTERVENIRE NELL’EMICRANIA E NELLA CEFALEA MUSCOLO – TENSIVA?

La prima cosa da annoverare è di quale tipologia di cefalea si soffre per capire come fronteggiarla con cure specifiche ed adeguate.

L’elemento più importante per un corretto inquadramento diagnostico di tutte le cefalee è una precisa analisi dei sintomi riferiti (ad es. frequenza della cefalea, localizzazione esatta del dolore, durata, tipo, presenza di altri segni clinici associati come ad es. nausea oppure lacrimazione ecc) . Successivamente la prima classica cura che viene in mente al paziente colpito da cefalea è di ricorrere al tradizionale analgesico. Ovviamente la scelta è vastissima; innanzitutto ci sono i FANS: Antinfiammatori non steroidei. I più celebri sono l’Aspirina, l’ibuprofene. L’analgesico però tende solo ad “addormentare” la sintomatologia, che potrebbe ricomparire non appena il farmaco perderà la sua efficacia a causa del trascorrere del tempo.

Per quanto detto prima vi sono patologie come l’emicrania e la cefalea tensiva che hanno in comune alcuni trattamenti preventivi non farmacologici tra cui la fisioterapia e l’osteopatia. La fisioterapia comprende un gruppo eterogeneo di tecniche che agiscono prevalentemente sulla biomeccanica dell’organismo e il suo impiego nell’emicrania e nella cefalea di tipo tensivo rappresenta un approccio di tipo olistico del paziente. La fisioterapia si è comunque dimostrata più efficace nella cefalea di tipo muscolo tensivo. Per l’emicrania è difficile servirsi solo di una terapia manuale. Deve essere per forza affiancata ad un approccio farmacologico oltre che fisioterapico o Osteopatico.

Tra le tecniche fisioterapiche, quelle più frequentemente utilizzate in queste due forme di cefalea sono:

  • La massoterapia
  • RPG, Riabilitazione Posturale Globale
  • Trattamento miofasciale
  • Trattamento di possibili punti trigger ( esso consiste in una porzione circoscritta di muscolo indurito e dolente alla palpazione. La digitopressione del Triggerpoint evoca dolore. Inoltre in molti casi il dolore in questione emerge ad una certa distanza dal punto coinvolto.)
  • TECAR
  • la TENS (stimolazione elettrica nervosa transcutanea)
  • Attività  fisica da svolgere autonomamente sotto consiglio di personale qualificato.
  • Eliminare o ridurre se possibile, dopo un’attenta anamnesi da parte dello specialista, i fattori che possono aver esacerbato la sintomatologia.

In questo articolo non sono riportate tutte le varietà di cefalee che esistono al mondo, poiché ve ne sono troppe per racchiuderle in un testo così breve, ma è stato scritto in modo tale da far comprendere e dare un’idea generica alle persone su quelli che riscontriamo con maggior frequenza nella realtà quotidiana. L’idea che esistono molteplici “mal di testa” e che è necessario soprattutto capirne la causa e la tipologia per riuscire ad effettuare un adeguato trattamento che possa portare alla risoluzione di un problema spesso così invalidante.

Categorie Fisioterapia, medicinaTag

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