La distorsione di caviglia é un trauma molto comune sia nella realtà quotidiana che in quella sportiva. Purtroppo, molto spesso viene sottovalutata poiché alcune si risolvono nel giro di qualche giorno senza dare problematiche importanti. In realtà, nonostante possano essere eventi occasionali , sono piccoli traumatismi che subiscono le strutture che costituiscono l’articolazione e con il tempo, possono alterare alcune dinamiche posturali.
Può avvenire sia verso l’interno sia verso l’esterno. La più comune è quella che caratterizza il compartimento esterno, principalmente per motivazioni puramente anatomiche.
FATTORI PREDISPONENTI :
- Calzature poco idonee
- Terreni irregolari o sconnessi
- Squilibri di gruppi muscolari
- Alterazioni morfologiche o funzionali
- Lassità legamentose
SINTOMI :
- Dolore acuto locale o irradiato alla gamba
- Edema ( gonfiore)
- Tumefazione (ematoma) che può comparire successivamente e può essere in forma lieve o rilevante a seconda dell’importanza del trauma. Solitamente questo segno indica una lesione legamentosa di cui va indagata l’entità.
- Limitazione funzionale
- Instabilità
TIPOLOGIE :
Clinicamente parlando, le distorsioni della caviglia vengono suddivise in base al loro grado di gravità; alcuni autori distinguono solo tre gradi di lesione, altri quattro. Ma generalmente possiamo classificarle sostanzialmente in questo modo :
- la distorsione di primo grado , sono le più lievi, sono caratterizzate da uno stiramento delle strutture capsulo-legamentose. Si riscontra, generalmente, una leggera tumefazione e un lieve versamento sottocutaneo. La dolenzia è moderata e localizzata.
- la distorsione di secondo grado, si verifica con una rottura parziale del legamento peroneo-astragalico anteriore; sono presenti tumefazione con ecchimosi e possibile ematoma a livello perimalleolare causato dalla rottura di un vaso. La dolenzia è di media o alta intensità a seconda della soglia del dolore del soggetto; in questo caso, vi è un’instabilita dell’articolazione di grado modesto.
- la distorsione di terzo grado è considerata quella più grave e determina un’instabilità importante; vi é una rottura legamentosa completa. È generalmente presente un’importante fuoriuscita ematica.
GLI ESAMI STRUMENTALI DA FARE :
Dopo una valutazione medica, il primo esame principale da eseguire è LA RADIOGRAFIA (RX). Eseguita in carico, essa valuta se vi sono lesioni ossee. Altri esami possono essere la RISONANZA MAGNETICA (RMN) per valutare il coinvolgimento delle strutture legamentose e la TAC, la quale, può riscontrare se vi sono lesione alle strutture cartilaginee.
COME COMPORTARSI
A seconda del grado di lesione possiamo affrontare il trauma in modi differenti ma, i primi approcci che possiamo fare autonomamente sono sicuramente delle applicazioni con ghiaccio (3/4 volte al giorno per 15 minuti), tenere l’arto a riposo per qualche giorno in posizione elevata su un cuscino e assumere dei farmaci anti-infiammatori, prescritti del medico curante.
In alcuni casi, dove l’entità del danno é maggiore, si renderà necessario immobilizzare l’arto con una fasciatura o un tutore. In presenza di lesioni ossee potrebbe essere applicato anche un apparecchio gessato e l’utilizzo di stampelle.
In tutti i casi, qui sopra indicati, è vivamente e caldamente consigliato rivolgersi immediatamente ad una persona con competenze medico sanitarie ed evitare cure fai da te o consigliate da amici e parenti.
TERAPIE CONSIGLIATE
Nel caso di un primo e secondo grado di distorsione, dopo qualche giorno di ghiaccio e riposo, se l’infiammazione persiste, si può iniziare con un programma di rieducazione funzionale e di terapia fisica (ad esempio ultrasuoni, laser, TENS) per aiutare a ridurre l’infiammazione e insegnare esercizi per il recupero dell’articolarità, della forza e dell’equilibrio della caviglia.
Nei casi più gravi, quelli di terzo grado, una volta constatato il danno e tolto l’apparecchio gessato si può iniziare un programma di rinforzo per riacquistare la mobilità e la forza necessari per sostenere le strutture che hanno subito un danno importante.
LE COSE IMPORTANTI DA SAPERE
Quello che spesso succede, come dicevo all’inizio dell’articolo, è che i pazienti sottovalutano questo tipo di problematica. Ogni distorsione porta con sé piccoli traumatismi alle strutture circostanti (tendini, legamenti, muscoli) e piccole o importanti alterazioni nella dinamica del passo. Influenza, inevitabilmente, tutte le articolazioni connesse ad essa, come ginocchia, anche e soprattutto la nostra schiena; perché se ancora non ne siamo consapevoli, il piede, é una delle articolazioni cardini del nostro corpo poiché deve conciliare le sollecitazioni che arrivano dal terreno e quelle dall’alto per quanto riguarda tutta la nostra postura.
Per questo motivo, qualsiasi trauma subisce questa struttura, anche una banale distorsione va valutata e analizzata insieme a persone competenti per avere chiarezza su quali comportamenti adottare anche autonomamente a casa.
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